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Tu non sei
di Gervaso Curtis
Tu non sei il tormento
dei miei occhi bassi
che osservano pasti freddi
su tavole cigolanti
come i freni della mia vita
Tu non sei l’usura
della gioia
che ancora ricordo
su materassi duri
come i pani delle famiglie povere
Tu non sei lo sgomento
dei derubati
che si ritrovano la casa vuota
e bruciano su una fiamma
di un cero senza paraffina
Tu non sei l’intonaco
che cade dalle pareti dell’interrato
come foglie in autunno
ma ora ti sto perdendo
e non dimentico mai di portare con me
i miei occhi bassi
che osservano pasti freddi
su tavole cigolanti
come i freni della mia vita
che avanza in una strada buia
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